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Le malattie della mente nel volgarizzamento mantovano del De proprietatibus rerum di Bartolomeo Anglico (Libri I-IV, V, VII)
Casapullo, Rosa

Data: 2006
Resum: Le enciclopedie sono una fonte interessante per lo studio delle conoscenze relative alle malattie mentali nel Medioevo. Una delle enciclopedie più diffuse nel Duecento e nel Trecento è il De proprietatibus rerum del frate francescano Bartolomeo Anglico, che dedica molto spazio alla fisiologia e alla patologia del corpo umano. Quest'enciclopedia venne tradotta per la prima volta in un volgare romanzo a Mantova, tra la fine del Duecento e i primi del Trecento, dal notaio Vivaldo Belcalzer. Belcalzer tradusse, riassumendolo, il trattato del frate francescano, e si sforzò di adattare le sofisticate nozioni della philosophia naturalis alle esigenze di un pubblico ignaro di latino ma desideroso di approfondire le proprie conoscenze scientifiche. Il testo del notaio mantovano rappresenta, quindi, un serbatoio ricchissimo del lessico e delle nozioni che possono essere approssimativamente definite psichiatriche. Nel De proprietatibus rerum e nel compendio del Belcalzer sono descritte, in particolare, la frenite, la mania e la letargia. Tra la fine del Duecento e il Trecento le nozioni basilari e il lessico relativi alle principali affezioni della mente cominciarono a circolare anche in altri testi, letterari e no, scritti in volgare. In particolare la frenesia sembra acquisire uno spazio privilegiato nei testi dei mistici, dei moralisti e dei predicatori.
Resum: Encyclopaedias are an interesting source for the study of knowledge relating to medieval mental illness. One of the most widely distributed encyclopaedias of the 2nd and 3rd Centuries was the De proprietatibus rerum by Franciscan friar Bartolomeo Anglico, who dedicated a great deal of his time to the physiology and pathology of the human body. This encyclopaedia was first translated into a lowbrow Mantuan novel, during the crossover between the 2nd and 3rd Centuries, by notary Vivaldo Belcalzer. Translating and summarising the Franciscan friar's work, Belcalzer endeavoured to adapt the sophisticated notions of the philosophia naturalis to the demands of a public unfamiliar with Latin, but eager to deepen their scientific knowledge. Thus, the notary's Mantuan text represents a rich reservoir of the lexicon and ideas which may be roughly defined as psychiatric. The De proprietatibus rerum and the Belcalzer compendium both describe, in particular, frenite, mania and lethargy. Towards the end of the 2nd and 3rd Centuries, the basic and lexical notions relating to the principal affections of the mind began to circulate even in other texts, letters and, similarly, in vulgar works. The excitement seemed to gain a privileged space particularly in the texts of mystics, moralists and preachers.
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Llengua: Italià
Document: Article ; recerca ; Versió publicada
Matèria: Enciclopèdia ; Malaltia mental ; Vulgarismes ; Lèxic científic ; Enciclopedie ; Malattie mentali ; Volgarizzamenti ; Lessico scientifico ; Encyclopaedias ; Mental illnesses ; Vulgarisations ; Scientific lexicon
Publicat a: Quaderns d'Italià, N. 11 (2006) p. 29-53, ISSN 2014-8828

Adreça alternativa: https://raco.cat/index.php/QuadernsItalia/article/view/52986
Adreça original: https://revistes.uab.cat/quadernsitalia/article/view/v11-casapullo
DOI: 10.5565/rev/qdi.155


25 p, 183.6 KB

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